Il... il.... le avventure di Baldus Gate

Come prevedibile l'articolo del mitico Baldus Gate ha riportato alla mente diverse fantasticherie attribuite al prof. di storia e filosofia in oggetto. La nostra Roby ce ne ha riportate alla mente alcune che le sono accadute durante il suo periodo ma noi che siamo un po' più grandi (oddio, non troppo...) ne abbiamo vissute altre ben più scioccanti. Ripercorriamo quindi alcuni dei momenti più belli che IL prof. ci ha regalato.

(se mi dovessi scordare qualcosa i miei ex-compagni possono integrare...)

1) Costantemente in ritardo, un giorno la classe inizia seriamente a preoccuparsi quando è trascorsa ormai un'ora dall'inizio della lezione ed il prode non è ancora arrivato (per la cronaca aveva due ore consecutive). Ad un certo punto la sua pelata (sulla quale si dice nidifichi un particolare tipo di uccello) fa capolino dalle scale ed entrando in classe Baldo esclama: "Ehm ehm, scusate ma dovevo comprare il limoncello per una festa che darò stasera". Classe divisa tra sconcerto ed ammirazione (ma soprattutto: dov'è arrivato, a Sorrento, per comprare sto limoncello?).

2) Primo giorno di scuola (credo del IV anno ma non ci giuro, comunque già lo avevamo avuto come prof. l'anno prima quindi lo conoscevamo bene...) ovviamente voglia di fare lezione da parte nostra pari a ZERO. Come da tradizione inviamo alla cattedra le due super-fighe della classe con le loro armi da battaglia in bella vista (due per ciascuna, capito no?):

"Prof, suvvia, è il primo giorno... andiamo a fare un giro in città!"

Lui non resisteva mai di fronte a cotanta prosperosità ed ebbe un'idea folgorante: "Beh, potremmo andare in visita al Palazzetto Baviera! (nota: il palazzetto Baviera è quello che si affaccia su Piazza del Duca ed era palesemente un pretesto per portarci fuori....). Però ragazzi usciamo in silenzio che in realtà servirebbe l'autorizzazione del preside!"

..... uscita..... visita al Palazzetto Baviera con tanto di spiegazione........ rientro in clas.... ops.... c'è il preside ad aspettarci al cancello della scuola!!! Si narra anche di una bestemmia emessa da Baldus alla sua vista.... Ovviamente SUPER RAMANZINA di Lucio al povero Baldus!

3) Settimana bianca con la scuola: appena arrivati in albergo il primo giorno (era pomeriggio) Baldo esce dalla sua stanza e, rivolto verso di noi, inizia ad urlare per il corridoio: "Stasera spaghettata di mezzanotte in camera miaaaaa!!!". Ad un certo punto esce un cameriere da un'altra stanza e gli fa: "Ma che cazzo urli? Io stanotte lavoro e devo dormire!". E Baldo (con aria di chi ha fatto una figura di merda): "Oh scusa, scusa, dai vieni al bar che ti offro da bere!". Per la cronaca: il cameriere non lo ha menato.

Non pago di questa sua performance, dopo poche ore si presenta nella nostra stanza: noi stavamo giocando alla Playstation (con Pro Evolution Soccer) ma lui entrando e vedendo la scena esclama: "Ma ragazzi! Perché non mi avete avvertito che c'era la partita!? la guardavamo insieme!!" (Della serie: va bè che i videogiochi di oggi sono realistici ma scambiarli per una partita vera... boh.... forse la bevuta con il cameriere alla fine se l'era fatta!).

4) Una sera andiamo a trovarlo alla festa delle cantine di Barbara e, di fronte ad un bicchiere di vino (forse il settimo o l'ottavo della serata...) ci racconta che una volta, dopo una cena di classe a cui era stato invitato, ha "fatto a fugge" con la macchina con un suo alunno. Lui era dietro e per superarlo ha imboccato contromano il sottopassaggio della rotonda!!!! Cioè ci rendiamo conto!? E' più facile sopravvivere andando in giro a Firenze con la maglia della Juve! questa però la considero una grande cazzata. O almeno la voglio considerare tale!

Ovviamente queste sono solo alcune chicche di un uomo che ogni giorno dispensava scene del genere: magari non ci avrà insegnato un cazzo ma due risate ce le ha fatte fare... MITICO BALDO!

PS: il titolo del post deriva dalla tipica capacità del nostro idolo di iniziare una frase sempre con l'articolo sbagliato (ripetuto due volte). Vi lascio immaginare la suspance che c'era in classe ogni volta che aspettavamo il terzo articolo (che in effetti era sempre diverso dai primi due!!).