Ballando era molto geloso del trattamento riservato al cagnolino di casa: il padrone lo coccolava, lo teneva ai suoi piedi a tavola per buttargli buoni bocconi, lo vezzeggiava continuamente, lo tosava e gli permetteva di stare sveglio fino a tardi e di correre dopo mangiato. Senza dimenticare che gli permetteva di guidare la macchina con la nebbia. - “ Eppure è una bestia inutile, mentre il mio lavoro è veramente prezioso! “ - si stupiva Ballando - “Io ballo e passo il folletto. Per farmi trattare altrettanto bene devo probabilmente far festa al padrone come fa lui “. - La sera stessa, al ritorno del padrone, Ballando gli corse incontro, gli gettò le zampe sulle spalle e, con la sua lingua grande e ruvida, gli leccò il viso; il padrone cadde sotto il peso dell’animale, si sporcò il vestito, si prese una tremenda paura e subito chiamò la serva cinese e adirato disse: -Prendi questa bestiaccia e riempila di legnate! A momenti mi ammazzava! -
- Non c’è davvero giustizia! - pensò il povero Ballando.
La morale non c'è, o forse c'è...
1 commento:
spero che il personaggio ballando non vi risulti nuovo. se così fosse, o anche solamente per rinfrescarvi un po il ricodo delle sue passate avventure, andate a vedere i vecchi post: The adventures of Ballando.(ce ne sono 4, con foto e dati biografici)
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